Perché Dio ordina i musulmani di digiunare?

par sabrina Lun 24 Juil - 12:46

Il piombarsi del falco contribuisce alla vivacità e alle capacità evolventi di fuga del passero. Anche se a volte la pioggia, l’elettricità o il fuoco danneggiano la gente, nessuno mai li maledice. Il digiuno può essere difficile, però fornisce il corpo con energia, attività e resistenza. Di solito il sistema immunitario di un bambino acquisisce forza e resistenza tramite le malattie. La ginnastica non è facile, però e molto essenziale per la salute e la forza del corpo. Le anime della gente sono purificate tramite l’adorazione e la meditazione come pure tramite malattie, sofferenze e patimenti. Questo gli permette di acquisire il Paradiso, siccome Dio dà una ricompensa molto generosa per un piccolo sacrificio. Le sofferenze e i patimenti fanno avanzare la gente verso gradi spirituali più elevati e avranno un premio moltiplicato nell’Aldilà. Ed è per questo che tutti i Messaggeri hanno provato le sofferenze più penose.

Gli stenti, le sofferenze e le calamità fanno sì che i peccati dei credenti siano perdonati, avvertono i credenti di stare alla lontana dalle seduzioni di Satana e del loro ego carnale, aiutano i credenti ad apprezzare le benedizioni di Dio, ed aprono la via della gratitudine. Per di più, incitano e stimolano i sani e i ricchi ad occuparsi di più dei poveri e dei malati e ad aiutarli. Coloro che non hanno mai sofferto non possono mai capire le condizioni di coloro che sono affamati, malati, poveri o colpiti dalle calamità. Inoltre, questi tormenti possono aiutare a stabilire relazioni più legate fra i diversi settori sociali.

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Domanda: Qual è il ruolo dell’intenzione nel digiuno?

Risposta: L’intenzione ha un peso rilevante nelle nostre azioni, perché il Messaggero ci ha raccontato che le nostre azioni sono giudicate secondo le nostre intenzioni. L’intenzione è l’anima delle nostre azioni, siccome senza di quello non c’è nessuna ricompensa. Se si rimane affamati dall’alba sino al tramonto senza avere l’intenzione di digiunare, Allah non lo considera come digiuno. Se digiuni non intendendo di ottenere la contentezza d’Allah, non ricevi nessuna ricompensa. Di conseguenza, uno ottiene la ricompensa di quello che intende.

Coloro che hanno una fede solida in Dio, negli altri pilastri della fede e anche l’intenzione di credere saranno ricompensati con felicità eterna in Paradiso. Però coloro che sono determinati a non credere e che hanno tolto dai loro cuori la tendenza innata di credere, saranno vittime della decisione eterna e meriteranno la punizione eterna. Per quanto riguarda coloro che hanno la miscredenza radicata profondamente e che hanno perso la capacità di credere, noi leggiamo nel Corano: “In verità [per] quelli che non credono, non fa differenza che tu li avverta oppure no: non crederanno. Allah ha posto un sigillo sui loro cuori e sulle loro orecchie e sui loro occhi c'è un velo; avranno un castigo immenso.” (Corano 2:6-7)