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Non ucciderò bambini». Suicida soldato inglese

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Non ucciderò bambini». Suicida soldato inglese Empty Non ucciderò bambini». Suicida soldato inglese

Message par Frere Nadhir Mar 19 Sep - 5:42



L'Unità



26 agosto 2006

«Non posso andare in Iraq, non posso uccidere quei bambini. Non importa da che parte stanno, io non posso farlo». Sono le parole che il soldato britannico Jason Chelsea, 19 anni, ha detto a sua madre poco prima di uccidersi. Il racconto apre l´edizione di venerdì 25 agosto del quotidiano britannico The Independent.

Il ragazzo si è suicidato tagliandosi le vene dei polsi e assumendo una dose letale di antidolorifici, perché era terrorizzato dal pensiero di ciò che avrebbe dovuto affrontare quando il suo reggimento (il King's Lancaster Regiment) sarebbe partito per l'Iraq, dove sono già morti 115 soldati britannici dal 2003.

Secondo quanto riferito dalla famiglia, Jason avrebbe raccontato ai propri genitori che durante l'addestramento gli sarebbe stato detto che in Iraq avrebbe potuto dover sparare anche contro bambini, nel caso in cui questi potessero ssere usati per attentati suicidi. Una prospettiva che ha fatto crollare il giovane militare. Il Ministero della Difesa inglese non ha smentito la circostanza. Ha precisato che non è previsto che questo tipo di circostanze vengano prese in considerazione durante l'addestramento, ma che «ogni reggimento si regola come ritiene meglio».

Polemiche nel Regno Unito. Il ministero della Difesa ha aperto una inchiesta per accertare che il giovane non sia rimasto vittima di episodi di nonnismo. Jason aveva raccontato ai suoi genitori momenti di un addestramento brutale: gli istruttori gli avevano detto che bambini anche di soli due anni portano bombe e che doveva essere pronto ad ucciderli per salvare se stesso ed i suoi commilitoni. Ma all'esercito inglese erano anche noti i problemi psicologici del ragazzo, che aveva già tentato il suicidio nel 2004, veniva irriso dai commilitoni per i suoi problemi di dislessia, e da un anno e mezzo era alcolizzato, tanto che ai medici è stato impossibile salvarlo a causa delle pessime condizioni del suo fegato.

Il suo, secondo la ricostruzione di The Independent, è il sesto suicidio di un soldato inglese a causa della missione in Iraq. Nel mese di luglio il ministero della Difesa ha riferito che 1.541 soldati che hanno servito in Iraq soffrono ora di disturbi mentali.


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